Sta crescendo ogni giorno di più il “Sistema Valli e Dolomiti friulane”, un pool di 17 biblioteche distribuite su un territorio vasto e geograficamente articolato ma unite insieme da un ambizioso piano di promozione culturale: è stato istituito il gruppo di lavoro che seguirà il progetto, affidato alla gestione della Magnifica Comunità montana e il cui centro servizi si trova a Maniago.
«Grazie a un clima di confronto e collaborazione reciproca abbiamo raggiunto un primo importante obiettivo individuando la figura del coordinatore – dice il presidente del Sistema e assessore a Aviano Andrea Menegoz –. Si tratta di Stefania Milanese che in questo compito così delicato sarà affiancata dalla bibliotecaria Ilaria Ferroli e da Angelo Floramo. Quest’ultimo, recentemente premiato anche con il riconoscimento internazionale della Nonino Risit d’Aur, non ha bisogno di presentazioni.Riteniamo che una squadra così affiatata e competente rappresenti uno passo fondamentale per la programmazione e la realizzazione di quanto ci proponiamo».
«Il gruppo è già operativo e proprio in questi giorni è stato offerto il primo sostegno tecnico all’iniziativa – aggiunge Menegoz –. Abbiamo presentato in Regione una domanda di contributo in cui si è posto l’accento sulla valorizzazione del nostro territorio, così caratteristico ma anche così fragile e bisognoso di sforzi particolari. Per l’occasione è stato anche individuato un software che garantirà la miglior interoperabilità fra le biblioteche a vantaggio degli utenti e degli operatori: in questo senso si è rivelato determinante un primo sussidio economico ricevuto nel 2023».
Scopo della proposta è di migliorare l’accesso ai poli di prestito dei libri e valorizzarne il patrimonio, offrendo spazi che favoriscano l’apprendimento e lo scambio di idee. L’intento è l’avvicinamento alla lettura di un gran numero di persone di ogni età. Grazie all’impegno congiunto di diverse istituzioni e esperti del settore, si prevede un incremento di mostre e eventi che permetteranno alla comunità di scoprire e apprezzare la ricchezza culturale delle vallate del Pordenonese. La Magnifica ha ripreso le redini di precedenti esperienze intermunicipali e l’ha rinnovata nella forma e nei contenuti . — FMV