È impressionante constatare come la bomba d’acqua sia già stata inghiottita dalla siccità, in particolare in Val Tagliamento, e dopo il sopralluogo resta confermata la previsione di danni subiti tra gli 8 e 10 milioni.
Prevederemo due programmi, il primo d’urgenza e il secondo stabilito di concerto con altre strutture regionali, a partire dal Servizio foreste».
Sono le parole del vicepresidente della Regione e responsabile della delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, che ha commentato così la fine del sopralluogo svolto sabato 2 luglio, in elicottero, nelle zone più colpite dal nubifragio di mercoledì scorso.
Riccardi era accompagnato dai sindaci di Forni di Sopra, Marco Lenna, di Claut, Gionata Sturam, e di Erto e Casso Antonio Carrara, oltre ai tecnici della Protezione civile. Il vicepresidente della Regione ha fatto anche sapere che la giunta guidata dal governatore Massimiliano Fedriga ha inviato sabato sera al Governo Draghi la formale richiesta che lunedì 4 dovrebbe decidere lo stato di emergenza da crisi idrica.
Il temporale di mercoledì ha fatto registrare 220 millimetri di pioggia precipitata in poco meno di due ore sulle vallate della montagna friulana. «Sono stati determinanti i lavori di Vaia, senza i quali oggi faremmo un bilancio molto diverso.
Ora – ha spiegato Riccardi – interverremo per mettere in sicurezza alcuni versanti e ripristineremo la viabilità, in particolare per rendere accessibile in piena sicurezza la vallata già in settimana.
Saranno necessari – ha aggiunto il vicepresidente della Regione – interventi per le prese d’acqua e messe in sicurezza in località Cridola e Nuoitas sul fiume Tagliamento in comune di Forni di Sopra». fmv