I suoi primi cinquant’anni di corsa nel nome della solidarietà: Ezio Tonegutti di Cimolais, che fa parte anche del locale gruppo alpini, ha deciso di festeggiare così il traguardo del mezzo secolo tagliato ieri. Una corsa benefica, alla quale ci si può unire anche camminando, di 50 chilometri, uno per ogni anno compiuto, tra Cimolais, Erto e Casso e Claut, toccando anche i luoghi della memoria, ossia la diga del Vajont, proprio nelle giornate dedicate al non dimenticare le vittime del disastro del Vajont. Il ricavato dell’iniziativa sarà devoluto ad Asla Pordenone, presieduta dal runner Michele Roveredo, fresco di organizzazione della prima Maratona del sorriso regalata alla città di Maniago, dove ha spinto la carrozzina di Ele sorriso, soprannome di Eleonora Carlon, che da anni combatte contro la Sla.
E proprio dalla partecipazione a questa iniziativa, andata in scena a metà settembre, Tonegutti ha ricevuto la spinta finale per organizzare “I miei primi 50 anni/km”: l’appuntamento è per le 10 di domani. Si partirà da Cimolais, comune nel quale si chiuderà anche l’iniziativa. L’iscrizione prevede una libera offerta (per informazioni è possibile chiamare il 333-9321473). «Il sogno per i miei cinquant’anni era partecipare alla maratona di New York – ha detto Tonegutti -. Ho deciso di organizzare un evento a livello locale che fosse nel segno della solidarietà, per tendere la mano in questo caso a persone malate di Sla. “Aiutami ad aiutare” è lo slogan. Chiedo quindi di aiutarmi a correre i miei primi 50 km per aiutare a nostra volta chi è meno fortunato di noi. L’obiettivo è anche il divertimento: non si tratta di una gara». —