La Val Cimoliana ritorna lentamente alla normalità dopo i gravi dissesti della tempesta Vaia, datata ormai fine ottobre 2018, ma i cui strascichi sono in molti casi ancora evidenti. Con largo anticipo rispetto alla originaria tabella di marcia, sono infatti terminati i lavori di sistemazione della strada di accesso. Si tratta di interventi tampone che rendono fruibile la carreggiata, ma che richiederebbero ancora svariati milioni di euro di opere per un suo completo riassetto. Per il momento, comunque, il piano carrabile risulta assestato e l’itinerario che porta al Campanile di Val Montanaia è nuovamente agibile. In questo modo, sarà possibile accedere anche con mezzi di soccorso al cuore del Parco naturale delle Dolomiti friulane: il recente allentamento delle disposizioni contro il coronavirus ha spinto numerosi alpinisti a frequentare l’area, aumentando l’eventualità di infortunio. Venerdì pomeriggio l’area è stata visitata dal governatore della Regione, Massimiliano Fedriga, e da numerosi suoi assessori, con il responsabile della Protezione civile, Riccardo Riccardi, in testa. Il sopralluogo ha preso atto dello stato di avanzamento dei numerosi cantieri post Vaia operativi lungo la strada interna. L’asse stradale è gestito dal Comune di Cimolais e non è liberamente transitabile per evitare l’inquinamento. — (FMV)
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La bolp de Meneghe
Sti dis passes, quan che al bosc al ara dut ros, a me a vegnu in ment una fantonia che la contava la me mo Pina; chela de al bolp de Meneghe; liei – la me mo – la conoseva begn Meneghe parce che chi de Nicol i aveva tagn pres e bosch a Meneghe, che a chel temp Meneghe al ara dut dei Thimolians e sol daspuò a le stè vendu a chi de Penei. La fandonia la parla de Svalt de Penei che all’ara dhu a legne a Meneghe, proprio quanche i arboi i dheventrava ros; sta dhe fato che quanche al tornava dola che al aveva lasè al rosac al no lo sciatava mei al toc de la polenta e del formai, che all’ara al so mangè de mesdì. Calche dhun ai robava ogni dì al mangè; passa un dì , passa doi , passa trè, a no in podheva pì. Al se aveva agn sciupè par vethe chi che al ara che ai robava al mangè ma al no l’ara rivè a capì ce che a sothedheva; al terth dì ai sbrisa al vuoi in tal cogol de le fuoie rosse che all’aveva ingr continua su https://cimolais.it/fandonie/ WebCam
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