Tariffe

2.3.2015 – Tariffa acqua
Si è concluso il tentativo extragiudiziale di conciliazione con Hydrogea. La posizione di Hydrogea non lascia alcun margine a tentativi di conciliazione o soluzioni diverse di buon senso; a loro dire “applicano il regolamento e non sono minimamente interessati a discuterne il contenuto!). Francesco che ha partecipato all’incontro delegato anche da altre 15 persone ci riferisce. ” L’incontro di un’ora e mezza, non ha dato alcun esito; si è basato sul muro contro muro, senza nessuna volontà da parte di Hydrogea di aprire uno spiraglio di fronte a tutte le istanze portate avanti da parte nostra, negando anche l’evidenza più lapalissiana”

Ribadiscono altresì l’obbligatorietà per legge di dotarsi di contatore, declinando ogni responsabilità rispetto a rotture per il freddo: in sostanza sono a completo carico dell’utente sia l’installazione che la coibentazione dello spazio adibito a contenere il contatore; in caso di rotture loro non rispondono, ma ne installano un altro sempre a pagamento (cioè, se si rompe ogni anno, dobbiamo pagare 200 euro all’anno di contatore più la bolletta).
2. Hanno anche preannunciato che le prossime bollette per gli anni 2011-2012-2013 e 2014 saranno emesse con lo stesso criterio e la stessa cifra di queste in nostro possesso, senza la minima possibilità di negoziare, ovvero 152 € per unità abitativa; aprono timidamente ad un cambio di regole per l’anno 2015, ma nemmeno questo è certo, e comunque non dipende da loro ma da chi fa il regolamento; loro eventualmente applicheranno altre tariffe ma non intendono discutere di questo.

A questo punto, nella piena libertà individuale, credo che ciascuno debba valutare singolarmente cosa intende fare rispetto alla propria situazione, ovvero se pagare questa bolletta e le prossime 4 a queste cifre, oppure innalzare il livello del contenzioso in sede giudiziaria, fatto che ha chiaramente dei costi e non è sicuro nell’esito.
La scelta non è facile, ma ognuno deve necessariamente prenderla individualmente assumendosene la piena responsabilità, onde evitare equivoci.
Rimane il fatto che il silenzio dei singoli comuni e della parte politica (tutti, non solo Cimolais) certamente ci penalizza: chi può agire su questo versante, lo faccia.