A passo San’Osvaldo messa in ricordo dei piloti del veivolo che nel 1963 si schiantò nei pressi della chiesetta

Anche quest’anno si è ripetuta quella che ormai è una tradizione per l’Alta Valcellina: venerdì mattina, a 98 anni di età, monsignor Giovanni Perin ha celebrato una funzione religiosa in ricordo dei morti del Sant’Osvaldo. Si tratta del pilota dell’Aeronautica militare Giovanni Zanelli e di due tecnici che morirono tra Cimolais e Erto e Casso il 10 novembre 1963. Il veivolo in cui viaggiavano si schiantò su un cavo di teleferica all’altezza dell’omonimo passo: le vittime stavano portando viveri e materiali alle popolazioni del Vajont, disastro avvenuto esattamente un mese prima. Da 54 anni monsignor Perin sale alla chiesetta del Sant’Osvaldo e insieme a ex parrocchiani e parenti dei defunti rievoca quella tragedia nella tragedia. Anche quest’anno l’anziano sacerdote ha potuto fruire di un aiutante d’eccezione: Mauro Corona ha voluto presenziare alla commemorazione, aiutando il prete a salire in carrozzella. «È proprio un bravo chierichetto», ha scherzato il sacerdote rivolgendosi a Corona. Monsignor Perin era il responsabile della colonia che sorge a pochi metri dal luogo dello schianto e della stessa chiesetta del passo. (f.fi.)©RIPRODUZIONE RISERVATA

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